Primo estratto dalle Fiabe di Beda il Bardo

"Quando ero piccolo, questa storia (La Storia dei Tre Fratelli) mi ha gettato in una profonda depressione. La prima volta me la lesse mia madre e presto insistetti affinchè me la leggesse prima di andare a letto. Per questa ragione, spesso litigavo con mio fratello, Aberforth, la cui storia preferità era Mumble, la Pecora Sporca. Pare che la morale della storia riguardi gli sforzi dell'uomo nel resistere alla morte o di scampare al proprio destino. Soltanto il terzo fratello della storia (il più piccolo ma il più saggio) comprende che è già scampato una volta alla Morte e che il massimo che si possa fare è rimandarne l'incontro. Il fratello più giovane è consapevole che combattere la Morte (come il primo fratello, che sceglie la violenza o il secondo, che fa uso di una misteriosa arte magica) significa combattere contro qualcuno di invinncibile. La cosa più interessante è che alcuni tipi di legende che ruotano attorno a semplici favole contraddicono il messaggio presente nella storia. Secondo la legenda, le reliquie che la Morte dona ai tre fratelli (la bacchetta di sambuco, la pietra della resurrezione e il mantello dell'inbisibilità) sono oggetti invisibili. La legenda riporta inoltre che chiunque diventi legittimo possessore dei tre oggetti diventerà il "Vincitore della Morte".