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BlogHogwarts intervista Melissa Anelli

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Lelleku
view post Posted on 22/10/2008, 21:14 by: Lelleku




:history:

Il sito BlogHogwarts ha pubblicato un'intervista a Melissa Anelli, webmistress di The Leaky Cauldron, e autrice del libro Harry, a History che include una prefazione scritta da JK Rowling.
clicca su leggi tutto per leggere l'intervista
CITAZIONE
BlogHogwarts: Esattamente qual'è il tema principale del tuo libro?
Melissa Anelli: Il tema di Harry, A history è il fenomeno Harry Potter. Sono stata ad osservare questo fenomeno per sette anni, e ho pensato che qualcuno avrebbe dovuto mettere giù qualcosa per registrare quel che è accaduto e perché. Alcune parti raccontano frammenti di storia che la gente già conosce (la festa di mezzanotte per il lancio dei libri, la storia della genesi di Harry Potter, ecc) ma vado anche ad approfondire alcune delle parti del fandom che il lettore comune può aver perduto (le discussioni, il PotterWar, le band che suonano il Wizard Rock, lo sviluppo del fenomeno podcast, l'abitudine fandom di fare mini-celebrità dei propri membri, e altro ancora). Ho intervistato Laura Mallory (la donna che ha tentato più volte di far rimuovere i libri di Harry Potter dalle scuole della Georgia) per il capitolo sulla censura, e un fotografo, superstite di Columbine, per il quale Harry Potter è un balsamo. Parlo tanto delle mie esperienze personali perché, anche se so che si potrà mai catturare l'esperienza di ogni fan, so che ogni fan vedrà qualcosa con cui relazionarsi nella storia di un altro fan.

BlogHogwarts: Come ti è venuta l'idea di scriverlo?
Melissa Anelli: Era un germe d'idea, che mi girava da un po' in testa, fino a quando ho avuto una conversazione con alcuni amici, Aimee Carter (una giovane autrice di talento) e suo padre, Richard. Loro mi dissero letteralmente: "Si dovrebbe fare un libro sul fenomeno!", e la forchettata di piselli che avevo appena messo in bocca ha rischiato riapparire nel mondo esterno. Non riuscivo a credere che la loro idea e quel piccolo sussurro che era da tempo nella mia testa fossero così allineati... Devo molto a loro. Dopo la prima vera conversazione al riguardo, ho iniziato a prendere sul serio l'idea, ma non così tanto come il giorno in cui ho incontrato il mio agente. In realtà l'avevo conosciuta molto tempo prima grazie ad amici comuni; io avevo dimenticato che era un'agente letterario, e lei aveva dimenticato che io avevo fatto qualcosa nel fandom di Harry Potter. Le ho parlato con leggerezza riguardo alla mia idea... e lei mi ha scritto una e-mail il giorno dopo in cui in sostanza diceva: "Se stai parlando seriamente, anch'io lo sto facendo, e il momento giusto è ADESSO. Parliamone!” Lei mi ha fatto capire quanto lavoro ci sarebbe voluto per ottenere un contratto e scrivere il libro, e quello che il calendario era o avrebbe dovuto essere. Dovevamo iniziare immediatamente!

BH: Chi ha creato la copertina?
MA: La copertina per il Nord America è stata creata da Alan Dingman a Simon & Schuster Pocket Books, quella del Regno Unito varia leggermente. È probabile che si faccia una copertina simile anche per le versioni non di lingua inglese...

BH: Si tratta di un unico libro, o è parte di una serie?
MA: Attualmente è un libro unico, anche se non è esclusa una seconda parte o un aggiornamento.

BH: Hai avuto qualche problema giuridico durante il processo di pubblicazione?
MA: Assolutamente no. JK Rowling e la Warner Bros mi hanno dato il loro appoggio al 100 per cento e sono stati onesti con me, rispettando i miei diritti di autrice. Non hanno mai chiesto una supervisione, e non sono stati altro che utili. Per essere onesta, non mi aspettavo questo tipo di assistenza. Io non mi aspettavo nessuna obiezione, ma nemmeno alcun aiuto da parte loro. Hanno superato, in modo positivo, tutte le mie aspettative.

BH: Hai scritto tutto da sola o ha avuto qualche collaborazione?
MA: L'ho scritto io, anche se nel corso degli ultimi due mesi di lavoro, ho assunto una splendida fan di Harry Potter (britannica e di nome Jo, ma questa è solo una coincidenza) come assistente personale e ricercatrice. Poi per uno degli ultimi capitoli ho assunto alcuni lavoratori indipendenti per fare un po di relazioni sul campo.

BH: Ci sarà un evento ufficiale di lancio?
MA: Ne dubito, ma sono sicura che andrò a parlarne e a leggerne alcuni stralci nelle librerie, per quanto possibile! Il mio evento di lancio probabilmente sarà quello di mettermi a vagare in una libreria per vedere il libro sugli scaffali, completamente fuori di testa. Anche perché il libro esce il giorno delle elezioni qui in America, e la nazione sarà molto occupata. Tuttavia, il mio primo evento pubblico è previsto per il giorno successivo (il 5 novembre) al Columbus Circle di New York, alle 19. Consisterà in una lettura e in una serie di domande e risposte, e ci sarà la mia prima firma. Non vedo l'ora!

BH: Quanto tempo hai impiegato a scriverlo e come ti sei sentita in questo processo?
MA: Ho attinto dai miei sette anni di esperienza nel fandom di Harry Potter, ma la scrittura vera e propria ha richiesto circa un anno, settimana più settimana meno. Ci sono state molte volte in cui ho provato meravigliose sensazioni nello scrivere, e molte altre in cui ho avuto tantissima paura. A volte, quando guardi quello che hai scritto pensi: "Quale persona, sana di mente, vorrebbe leggere questo?". Poi, il giorno dopo, sei totalmente innamorata dello stesso passaggio. Il processo di scrittura può ingannare la tua mente. A volte odi ciò che hai scritto talmente tanto che scappi lontano dallo schermo. In quei momenti hai bisogno di molta energia per riuscire a ritornare sulla sedia. Poi a volte rileggi quello che hai scritto e ti senti felice. Ora ho il libro fisicamente nelle mie mani, posso scorrere le mie dita attraverso le sue pagine, e magari cinque minuti più tardi mi trovo assorbita nella lettura. Questi sono grandi momenti, perché quando il tuo libro raggiunge questa fase, ormai l'hai letto tante volte che è possibile essersi già stancati di lui.

BH: Lo sai che c'è un gruppo di fan su Facebook che attendono con ansia il tuo libro?
MA: Lo So! Sono stata così lusingata quando Caroline Z mi ha detto di aver creato questo gruppo. Mi si è presentato un interessante dilemma: Mi unisco? Non mi unisco?
Unirsi sarebbe stato grandioso, perché queste persone sono così meravigliose e buone con il mio lavoro... però io sono davvero una di quelli in trepida attesa? Ho qualche titolo per unirmi a un gruppo di miei fans?
So che sto in un altro, su Facebook, perché un giorno ho accettato tutte le richieste che hanno a che fare con Harry Potter, e poi controllando mi sono resa conto di essere membra del mio fan club su Facebook. Naturalmente, io ne sono grata e non ha mai attraversato la mia mente la possibilità di uscirne... sarebbe equivalso ad un insulto! Però come posso essere membra di un mio fan-club? Facebook presenta delle situazioni veramente bizzarre! Non che io mi stia lamentando, anzi lo trovo divertente. E' veramente una benedizione avere un pubblico che si interessa al mio lavoro. E' più di quello che gli scrittori esordienti di solito hanno, e io sono immensamente grata per questo. Ho anche un gruppo ufficiale su Facebook.

BH: Il tuo libro sarà pubblicato anche in lingue diverse dall'inglese?
MA: Lo spero! Finora c'è solo la traduzione in una lingua straniera: sarà pubblicato in tedesco da Edelkids. So che faranno anche una versione audio in lingua tedesca. Non posso dire quanto sarà grandioso ascoltare il libro in tedesco. Sarà una cosa unica per me. Spero che un giorno pubblicheranno anche una edizione spagnola!

BH: Come è accaduto che Jo sia finita a scrivere il prologo del tuo libro? Ti sei messa tu in contatto con lei, lei o con lei?
MA: Quando stavano preparando l'intervista dello scorso autunno, le dissi che le avrei inviato una bozza del libro, e le chiesi se era aperta alla possibilità di fare promozione, in una qualche forma, sulla copertina del libro. Lei mi ha risposto di sì senza battere ciglio, e questo è stato davvero incoraggiante. Ovviamente le assicurai che avrebbe potuto vedere il libro prima. Volevo che il libro fosse l'unico criterio utilizzato per decidere se desiderava farlo. Così non appena fu pronta la prima stesura gliela inviai con una nota in cui dicevo che se il libro le piaceva, e se si trattava di un'opera che le andava di pubblicizzare, ne sarei stata onorata. Molto presto ho ricevuto la risposta. Mi disse che era arrivata a metà del libro, che se lo stava godendo e che sarebbe stato un piacere scrivere la prefazione.

BH: Hai mai ricevuto commenti negativi a causa della prefazione di Jo al tuo libro?
MA: La reazione è stata assolutamente positiva, ancor più di quel che mi aspettassi. I miei amici, la famiglia, tutti quelli a cui tengo hanno reagito in maniera positiva – la reazione non poteva essere migliore. I fans hanno un modo meraviglioso di prendere a cuore i successi degli altri, e di gioire per loro... e questo mi rende sempre più felice di far parte di questo fandom.

BH: C'è una parte del prologo che ti toccato di più?
MA: Tutto mi ha toccato! Non credo che si possa spiegare la posizione molto vulnerabile in cui ci si pone quando si scrive un libro, e si diventa ancora più vulnerabili quando lo si invia alle persone al cui giudizio teniamo, perché lo leggano. Quanto Jo lo stava leggendo, io ero nella terra di nessuno: tra la consegna del progetto definitivo al mio editore e l'attesa delle sue osservazioni. Immaginate di trascorrere un anno sopra qualcosa, consegnarlo vostro editore, e poi inviare una copia a JK Rowling. Non si può descrivere lo stato dei nervi. Pertanto, non solo sentire che le piaceva, ma che sarebbe stato per lei un piacere scrivere la prefazione, mi ha dato il primo sospiro di sollievo dopo aver terminato il libro: qualcuno che non era il mio editore l'aveva letto e gli era piaciuto! Pertanto, l'intero prologo, e la sua esistenza è stato un grande dono per me. Però la mia parte preferita è quando dice che il libro le ha consentito di vivere ciò che si era persa mentre tutto questo stava accadendo. Questo è quello che voglio: che tutti coloro che leggeranno il libro sentano di vivere quei momenti. E se JK Rowling l'aveva sentito significava che c'erano buone possibilità di successo. C'era scritto qualcosa di simile anche nella lettera in cui mi ha comunicato che avrebbe scritto la prefazione... che il libro le aveva permesso di entrare nel fenomeno che aveva contribuito a creare. Speravo proprio che lo scrivesse anche nella prefazione.

BH: Come webmistress di uno dei più importanti fansites di Harry Potter, e anche come una delle fans più conosciute per via del tuo lavoro a TLC, cosa pensi di aver appreso da tutto ciò?
MA: Conosciuta è una nuova parola per me, perché questa è l'ultima cosa che si ritiene possa accadere se ti trovi ad operare nel giornalismo a livello locale... Un cronista di notizie locali è più spesso un ombra sul retro della sala durante le riunioni del Consiglio della città... Pertanto, questa situazione mi ha insegnato molto su ciò che significa la notorietà. Sono grata per questo, perché mi sono fatta una spessa corazza, e sono riuscita a sbarazzarmi di qualche sciocca nozione che avevo in precedenza sul significato della notorietà. Quando succede per la prima volta di essere riconosciuti, si ha come una sensazione di vertigine... poi la realtà si stabilizza e comincia a diventare una responsabilità. Ma la cosa più importante è di non prendersi troppo sul serio... Al di fuori della sindrome della "notorietà", essere parte di questo fenomeno per tutti questi anni mi ha insegnato molto sul valore che si può dare alle persone semplicemente per aiutarli a godere delle cose amano. Non avrei mai sperato che semplicemente per divertirmi durante il mio tempo libero, avrei potuto aiutare gli altri a fare lo stesso. Non ci insegnano quando siamo giovani, a divertirci. Ci insegnano (o almeno a me) solo a lavorare. Quando il divertimento si applica al tuo lavoro è incredibile quello che può accadere.

BH : Hai in programma di scrivere un altro libro simile?
MA: Aggiornerò questo libro nel corso del tempo per comprendere gli sviluppi chiave dopo sette libri, o scriverò una seconda edizione completa. Non sono del tutto sicura su come sarà, ma ho cominciato a prendere note per ulteriori lavori. Ho altre idee... relative a Harry Potter o meno. Spero che questo sarà l'inizio di nuove e divertenti cose.

BH: Qui a BlogHogwarts amiamo raccomandare nuovi libri ai nostri lettori. Hai consigli?
MA: Stranamente, ho letto un sacco di letteratura non di narrativa... Harry Potter è stata un'eccezione per me. Ho appena finito di scoprire Salman Rushdie e il suo libro Figli della mezzanotte è incredibile... Per quanto riguarda la narrativa, chi ha amato Harry Potter farebbe bene a passare attraverso l'elenco dei libri di Arthur A. Levine, che tendono ad avere lo stesso incanto e le stesse intime qualità che rendono unico Harry. La serie The Tenth Power di Kate Constable è fantastica. Piacevole anche la trilogia del Mondo d’Inchiostro di Cornelia Funke.

Fonte:BlogHogwarts

Edited by Lelleku - 24/11/2008, 16:32
 
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